Esempio certificazione energetica, vediamo i contenuti minimi
Ecco un esempio certificazione energetica:
DATI DEL PROPRIETARIO
Nome e Cognome.
Ragione sociale.
Indirizzo, Numero civico, CAP, Comune, Provincia.
Codice fiscale/Partita IVA.
Telefono
CATASTO ENERGETICO
Numero di protocollo: numero assegnato ad ogni attestato di certificazione energetica.
Registrato il: data di registrazione dell’attestato presso il catasto energetico.
Valido fino al: termine della validità dell’attestato
DATI SOGGETTO CERTIFICATORE
Nome e cognome.
Numero di accreditamento: numero identificativo del Soggetto certificatore all’interno del Catasto Energetico regionale.
DATI CATASTALI
Sezione: suddivisione del territorio comunale che al pari della sezione amministrativa è presente solo in alcuni comuni.
Foglio: porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche.
Particella: rappresenta all’interno del foglio una porzione di terreno, o il fabbricato e l’eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata, tranne rare eccezioni, da un numero.
Categoria catastale: identifica la tipologia delle unità immobiliari, presenti nella zona censuaria. Essa varia a seconda delle caratteristiche intrinseche che ne determinano la destinazione ordinaria e permanente.
Subalterno: per il catasto fabbricati, dove presente, identifica un bene immobile, compresa la singola unità immobiliare esistente su una particella.
DATI EDIFICIO
Provincia.
Comune.
Indirizzo.
Periodo di attivazione dell’impianto termico: periodo di funzionamento dell’impianto per il riscaldamento in funzione della zona climatica, ai sensi del DPR 412/93.
Gradi Giorno: somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la temperatura media esterna giornaliera.
Categoria dell’edificio: classificazione generale degli edifici per categorie definita dall’art. 3 del DPR 412/93.
Anno di costruzione.
Superficie utile: superficie netta calpestabile climatizzata dell’edificio.
Superficie disperdente (S): superficie che delimita verso l’esterno(ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento) il volume lordo degli ambienti a temperatura controllata o climatizzati V.
Volume lordo riscaldato (V): volume lordo, espresso in m3, degli ambienti a temperatura controllata o climatizzati, definito dalle superfici che lo delimitano.
Rapporto S/V: rapporto tra la superficie disperdente dell’edificio e il suo volume lordo riscaldato.
Progettista architettonico.
Progettista impianto climatizzazione.
Costruttore.
MAPPA
Mappa satellitare dell’edificio.
CLASSE ENERGETICA – EPHZONA CLIMATICA
Zona climatica: suddivisione del territorio nazionale nelle sei zone climatiche definite all’art. 2 del DPR 412/93. I comuni della regione Lombardia sono situati in zona E (numero di GG maggiore di 2.100 e non superiore a 3.000) o in zona F (numero di GG maggiore di 3.000).
EPH: valore dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale o il riscaldamento dell’edificio.
Classe energetica dell’edificio: è una delle otto classi di consumo dalla “A+” alla “G”, per la valutazione della prestazione energetica per la climatizzazione invernale o il riscaldamento dell’edificio.
Valore limite del fabbisogno per la climatizzazione invernale: valore massimo definito all’Allegato A della DGR VIII/8745.
CLASSE ENERGETICA – ETC
Classe energetica dell’edificio: è una delle otto classi di consumo da A+ a G, per la valutazione della prestazione energetica per la climatizzazione estiva o il raffrescamento dell’edificio.
RILASCIO TARGA ENERGETICA
E’ l’indicazione circa la richiesta di produrre la targa dell’edificio cui l’attestato di certificazione si riferisce.
EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA IN ATMOSFERA – CO2eq
E’ la quantità di CO2 emessa in un anno per gli usi termici in funzione del combustibile utilizzato.
INDICATORI DI PRESTAZIONE ENERGETICA
Fabbisogno annuo di energia termica per la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva e l’acqua calda sanitaria.
Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva e l’acqua calda sanitaria.
Contributi da fonti rinnovabili.
Efficienza media globale stagionale per gli impianti di riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e gli impianti combinati.
Fabbisogno energetico per l’illuminazione.
SPECIFICHE IMPIANTO TERMICO
Tipologia del sistema di generazione per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e i sistemi combinati (tradizionale, condensazione, pompa di calore, teleriscaldamento, cogenerazione o ad alimentazione elettrica.
Numero di generatori, potenza termica nominale al focolare (per generatori tradizionali o a condensazione), combustibile utilizzato, COP/GUE delle pompe di calore, consumo di combustibile per cogenerazione, potenza elettrica assorbita dei sistemi ad alimentazione elettrica.
POSSIBILI INTERVENTI MIGLIORATIVI DEL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO TERMICO
Per ognuno degli interventi migliorativi sull’involucro, sull’impianto e relativi alle fonti rinnovabili vengono specificati:
Superficie interessata dall’intervento sull’involucro edilizio.
Prestazioni (trasmittanza termica, efficienza).
Risparmio energetico percentuale in relazione al fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale.
Priorità dell’intervento.
Classe energetica raggiunta in seguito all’intervento.
Riduzione CO2eq in seguito all’intervento.
TIMBRO E FIRMA
Firma del Soggetto Certificatore: attraverso l’asseverazione dell’attestato di certificazione energetica, il Soggetto certificatore assume la responsabilità di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità di cui al punto 16.5. L’asseverazione dell’attestato di certificazione energetica è implicita nella dichiarazione di conformità resa dallo stesso certificatore e dallo stesso firmata in calce al documento.